Il magico potere dei colori
È uno dei trend più amati, impazza sui social e non solo: sto parlando dell’Armocromia, l’analisi e lo studio dei colori della persona. Nata agli inizi degli anni 80 negli States, grazie al volume Color me beautiful di Carole Jackson, si è arricchita e sempre più strutturata negli anni. Magari molte di voi conoscono già la loro stagione di appartenenza e usano con soddisfazione e divertimento la loro palette colori di riferimento (me lo auguro), questo post è dedicato invece a chi non conosce ancora come funziona questo metodo e desidera comprenderne le basi per iniziare a capire un po’ di più sui propri colori “amici”.
Dovete sapere che prima della cosmesi, prima di un qualsiasi trattamento estetico e prima del make-up è importante conoscere come interagiscono i colori sul viso: inutile essere truccate in maniera impeccabile e fresche di parrucchiere se i colori che indossate, soprattutto sotto al viso, non si armonizzano con il vostro mix di pelle-occhi-capelli.
La parola “Armo-Cromia” significa infatti armonia dei colori, l’obiettivo di questa disciplina è dunque trovare la gamma di colori perfetta per ciascuno di noi. Ma come si fa a capire quali colori donano di più? La risposta si chiama analisi del colore, e serve a consapevolizzare in modo preciso i colori che maggiormente si sposano al vostro incarnato.
Sono 4 i “pilastri” della tecnica in base ai quali si rientra in una palette piuttosto che un’altra: il sottotono di pelle, che può essere caldo o freddo; il valore cromatico della propria immagine che può essere chiaro, medio o scuro; il contrasto tra pelle, occhi e capelli che può essere basso, medio o alto; e infine l’intensità che può essere bassa, media o alta. Analizzando ciascuno di questi elementi sulla vostra immagine potrete arrivare a stabilire la vostra palette. Vediamo come.
1. Il Sottotono:
il tuo è caldo o freddo?
I colori che indossate interagiscono fisicamente con il vostro sottotono di pelle e se sono in armonia otterrete un visibile miglioramento estetico: la pelle si omogenizza diventando più luminosa, le imperfezioni si attenuano, i tratti del viso si distendono mentre occhi e capelli risultano più brillanti.
Se al contrario i colori che indossate contrastano il vostro sottotono di pelle l’effetto è opposto: l’incarnato può assumere una colorazione grigiastra o giallastra, le imperfezioni si accentuano rischiando di invecchiare.
La pelle dei sottotoni caldi tende più al neutro o giallo, anche in caso di pelle molto chiara, l’abbronzatura è piacevole, omogenea e dura a lungo. Rosse naturali, castane dalla pelle ambrata che diventa da dorata a scura al primo sole possono avere il sottotono caldo. Lentiggini aranciate possono essere sintomo di sottotono caldo.
Credit: ClioMakeUp Blog
Credit: Pinterest
La pelle dei sottotoni freddi invece tende più al rosa (o al grigio-verde se è olivastra), si scotta prima di abbronzarsi arrossandosi, l’abbronzatura può essere disomogenea e non dura a lungo. Forti arrossamenti sotto sforzo possono essere sintomo di sottotono freddo. A parte la donna olivastra che è comunque fredda, il sottotono freddo non ha una pelle da sole perché possiede meno melanina del sottotono caldo, che invece si abbronza meglio.
Il principio base dell’Armocromia lavora per “ripetizione” e quindi dice che un sottotono caldo vuole colori caldi, di conseguenza un sottotono freddo vuole invece colori freddi. Arrivare a consapevolizzare anche solo questo è già una buona linea guida per iniziare ad usare i colori in modo più consapevole. Questo non significa che se avete un sottotono caldo ad esempio, non potrete mai più indossare colori freddi! Conoscere le proprie caratteristiche e i propri colori ti aiuterà a capire come dosare i colori opposti al vostro sottotono e a sceglierli con cura perché siano il più in linea possibile con la vostra pelle, o comunque indossati lontano dal viso.
2. Complesso cromatico: sei chiara, media o scura?
Una volta capito il tipo di sottotono di pelle, ci sono altri due step che vi guidano nella scelta dei colori perfetti per voi, ed uno di questi è capire il complesso cromatico della vostra immagine, che non ha più a che vedere con la temperatura dei colori (se caldo o freddo), ma con il quanto devono essere chiari, medi o scuri. Partiamo dal complesso cromatico più chiaro, come Elle Fanning: pelle diafana, capelli biondi naturali, occhi chiari. Se una persona con questa caratteristica indossa colori scuri e molto brillanti, e fa abbinamenti contrastati tra loro il viso sarà “vittima” del colore. Ricordate che il compito del colore è esaltare e sostenere il vostro viso, non metterlo in secondo piano! Complesso cromatico medio ad esempio è quello di Natalie Portman: una castana con pelle medio-chiara e occhi castani, la quale vuole colori né troppo chiari né troppo scuri. La cantante Dua Lipa, invece, ha un complesso cromatico scuro perché ha capelli e occhi neri, se provate ad immaginarla vestita di colori pastello tenui o di colori neutri, all’opposto del suo complesso cromatico, il suo viso risulterebbe “slavato”, a meno che non sia sostenuto da un buon make-up.
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3. Il contrasto: il tuo è basso, medio o alto?
Il terzo elemento su cui è importante porre attenzione è il contrasto che c’è tra la vostra pelle, il colore degli occhi e il colore dei capelli: è alto, medio o basso? Per risultare armoniose basterà riprodurre lo stesso contrasto anche negli accostamenti di colori che indosserete.
Chloe Moretz, ad esempio, è “chiara”, non c’è contrasto nella sua immagine. Un outfit molto contrastato (tipo bianco e nero, o fucsia e blu elettrico) sovrasterebbe il suo viso.
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Esempio opposto: Anne Hathaway, pelle diafana e occhi e capelli scuri. Il contrasto tra questi 3 elementi è molto alto, quindi lei può riprodurre con successo questo contrasto nei suoi accostamenti.
Credit: Pinterest
In sintesi: riprodurre nell’outfit i contrasti naturali della vostra immagine vi aiuta a valorizzarla. Poco contrasto? Meglio un look tono su tono. Contrasto alto? Sì a colori complementari e colori chiari/scuri in uno stesso outfit.
4. L'intensità: hai elementi intensi nella tua immagine?
Per elementi di intensità si intendono: occhi azzurri o verdi molto brillanti su una pelle lattea e luminosa, oppure occhi e capelli scuri che staccano dalla pelle chiara. Questi elementi sono tipici di due stagioni che condividono la caratteristica dell’alta intensità: la primavera e l’inverno. Le palette estate e autunno invece condividono l’essere soft e delicate.
In base alla combinazione di questi 4 elementi, sottotono, complesso (o valore) cromatico, contrasto e intensità, si può arrivare alla propria palette “madre” di riferimento, ovvero una delle 4 stagioni, per cui la donna primavera è chiara e calda, la donna estate è chiara e fredda, la donna autunno è scura e calda e la donna inverno è scura e fredda.
Dalle 4 stagioni “madre” si può fare un ulteriore approfondimento, e arrivare ad una palette ancora più precisa e armonica in base al proprio colore di occhi e di capelli, e al sovratono della pelle, che determina il sottogruppo della stagione di appartenenza, ma questo ulteriore passaggio, più complesso, andrebbe fatto con l’aiuto di un professionista. All’interno della stagione inverno, ad esempio, si può essere “inverno profondo”, “inverno brillante” o “inverno freddo”; all’interno della stagione Autunno si può essere “autunno soffuso”, “autunno caldo” o “autunno profondo”; all’interno della stagione estate si può essere “estate soffusa”, “estate chiara” o “estate fredda”; e infine all’interno della stagione primavera si può essere “primavera chiara”, “primavera calda” e “primavera brillante”.
Se ora vi sentite un po’ confuse, perché auto-analizzarsi non è affatto facile, potreste aver bisogno di un parere esterno ed obiettivo per decretare definitivamente la vostra palette colori di riferimento tra le 12 a disposizione, quella che potrete usare per l’abbigliamento, il make-up, i bijoux, gli accessori e i colori di capelli!
L’unico e infallibile modo per conoscere la vostra palette di riferimento è di sottoporvi all’analisi del colore dal vivo, un metodo che si basa sulla giustapposizione di drappi di diversi colori sotto al viso secondo una precisa sequenza, con l’obiettivo di individuare sottotono, complesso cromatico, contrasto e intensità per arrivare alla stagione cromatica di appartenenza.
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